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Stress termico nei bovini: come prevenirlo con la giusta alimentazione

8 Maggio 2025

Stress termico nei bovini: come prevenirlo con la giusta alimentazione

Con l’arrivo dell’estate e il progressivo innalzarsi delle temperature, lo stress da caldo nei bovini diventa una delle principali sfide per ogni allevatore. Che si tratti di bovini da latte, da carne o da riproduzione, le alte temperature compromettono non solo il benessere animale, ma anche la produttività e la redditività dell’intero allevamento.

Perché lo stress termico nei bovini è un problema

Durante i periodi di caldo intenso, i bovini faticano a dissipare il calore in eccesso e vanno incontro a un sovraccarico metabolico. Gli animali iniziano a manifestare segnali evidenti: respirazione accelerata, aumento della temperatura corporea, calo dell’ingestione e minore riposo. In particolare, le vacche da latte possono arrivare a ridurre la produzione anche del 30%, mentre negli animali da ingrasso si osservano cali di crescita fino a 250 grammi al giorno.

Ma gli effetti dello stress da caldo nei bovini non si fermano qui: peggiorano i parametri qualitativi del latte (grasso, proteine, cellule somatiche), aumentano i problemi podali, si alterano i cicli riproduttivi e il tasso di concepimento cala drasticamente. Anche la salute dell’apparato digerente e l’efficienza del rumine possono subire rallentamenti, aggravando lo squilibrio nutrizionale.

Strategie ambientali per contrastare il caldo in stalla

Una corretta gestione ambientale è il primo passo per ridurre lo stress da caldo nei bovini. È fondamentale evitare il sovraffollamento, garantire un buon ricambio d’aria, utilizzare ventilatori e raffrescatori, e assicurarsi che gli abbeveratoi siano sempre accessibili e funzionanti. Inoltre, predisporre zone d’ombra nei paddock e nelle aree di attesa può fare una grande differenza nella termoregolazione dell’animale.

Nutrizione estiva: adattare la razione per sostenere il bovino

L’alimentazione è un altro fattore chiave per sostenere i bovini nei mesi più caldi. Gli animali modificano le loro abitudini alimentari, preferendo mangiare durante le ore più fresche (sera, notte e prime ore del mattino) e rifiutando razioni calde, alterate o fermentate. È quindi consigliabile distribuire gli alimenti in momenti più freschi o suddividere la razione in due somministrazioni giornaliere.

Se questo non è possibile, si può ricorrere a prodotti acidificanti, come Cerqual, che aiutano a mantenere la freschezza della razione e a limitarne le fermentazioni, preservando l’appetibilità e la qualità della miscela.

Come deve cambiare la composizione della razione in estate

Per affrontare in modo efficace lo stress da caldo, è necessario rivedere la formulazione della razione estiva, intervenendo su minerali, energia e digeribilità della fibra.

  • Integrazione minerale: è fondamentale aumentare l’apporto di sodio, potassio, magnesio e fosforo per compensare le perdite idrosaline. In parallelo, è consigliabile ridurre il cloro per evitare squilibri metabolici.
  • Energia rapidamente disponibile: il metabolismo del bovino stressato dal caldo utilizza principalmente glucosio e aminoacidi. Per questo, è utile introdurre fonti di energia solubile come glicerolo, saccarosio e glucosio.
  • Migliorare la digeribilità della fibra: razioni con foraggi di alta qualità, ben digeribili, permettono di aumentare l’ingestione anche in condizioni di stress. Ogni punto percentuale di miglioramento nella digeribilità della fibra si traduce in più alimento ingerito e maggiore resa produttiva. Per facilitare questo processo, l’impiego di lieviti come Saccharomyces cerevisiae è particolarmente efficace.
Stress termico nei bovini

Prodotti utili per prevenire lo stress termico nei bovini

In estate, la gestione dell’alimentazione può essere supportata da specifici prodotti tecnici, pensati per migliorare l’efficienza digestiva, aumentare l’ingestione e limitare gli effetti dello stress termico.

Tra i più efficaci consigliamo:

  • Cerqual – Acidificante naturale da aggiungere all’unifeed per prevenire fermentazioni indesiderate, aumentare l’appetibilità e ridurre la presenza di microrganismi patogeni.
  • Lieviti e prebiotici – Migliorano l’attività della flora ruminale, aumentano la digeribilità della fibra e stabilizzano il pH del rumine.
  • Glicerolo e zuccheri semplici – Fonti energetiche immediate, essenziali per sostenere il metabolismo durante il caldo intenso.
  • Biotina ad alta biodisponibilità – Utile per la salute del piede e della cute, soprattutto quando gli animali passano molto più tempo in piedi a causa del disagio termico.

Conclusione: prevenire è meglio che curare

Intervenire per tempo è fondamentale: quando i primi segnali di stress termico diventano visibili, la produzione e la salute dell’animale sono già compromesse. Adottare un piano integrato che combini strategie ambientali e nutrizione mirata permette non solo di proteggere il benessere animale, ma anche di tutelare la redditività dell’allevamento.

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